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Quattro chiacchiere con … Andrea Lattanzio

Andrea Lattanzio, nato il 4 maggio 1974, uno dei più famosi e apprezzati AFOL italiani, secondo e al momento ultimo italiano ad aver esposto nella Masterpiece Gallery all’ultimo piano della LEGO® House in Billund, e soprattutto primo e unico italiano ad aver vinto una Review LEGO® ideas con il suo A-Frame Cabin, che diventerà un prossimo set LEGO® Ideas.

CLV: Andrea, innanzitutto benvenuto da parte di tutto il gruppo CLV LEGO® User Group, e da tutti gli appassionati LEGO® che ogni giorno visitano il nostro sito.

Andrea Lattanzio: Vi ringrazio per questa opportunità, per me è sempre un piacere, e un onore, poter condividere la mia passione con altri AFOL e appassionati, ancor di più adesso che l’A-Frame Cabin è prossimo a diventare un set ufficiale LEGO® IDEAS.
Spero che l’intervista possa essere interessante e possa esservi di aiuto per capire meglio i segreti delle mie MOC (My Own Creation) e il processo creativo che ne sta alla base.

CLV: Da dove nasce l’amore per i mattoncini LEGO®, che ti ha portato poi a diventare uno dei più apprezzati Builders Italiani?

A.L.: Come per la maggior parte degli AFOL anche per me i mattoncini LEGO® sono stati i compagni di gioco preferiti durante i lunghi pomeriggi della mia infanzia. Ricordo ore e ore montando, smontando e cercando il pezzo giusto a volte da solo e a volte con qualche amico. Inoltre, con un fratello più grande di quasi sei anni i mattoncini erano una presenza fissa in casa mia, me li sono trovati tra le mani da subito. Negli anni ’70 giocavo con i suoi Technic e Classic Space, poi sono arrivati i miei primi set: City, treni 12V e Castello giallo. Quanti ricordi!

CLV: Perché NORTON? 74 immaginiamo sia il tuo anno di nascita

A.L.: Nella community internazionale LEGO® sono conosciuto con il nickname di Norton74. Da sempre, infatti, oltre ad essere un grande appassionato dei mattoncini danesi, sono anche un estimatore di auto e moto d’epoca con una predilezione particolare per i marchi motociclistici inglesi di cui Norton è uno dei più conosciuti e apprezzati. Il nome mi sembrava suonasse bene ma ovviamente di nickname “Norton” sul web ce n’erano a decine e così ho aggiunto il mio anno di nascita, 74 appunto. I più vecchi tra di voi inoltre ricorderanno che negli anni Settanta LEGO® aveva lanciato un set proprio della moto Norton Commando 750, che mio fratello aveva, quindi la scelta di questo nickname per la community mi era sembrato azzeccato e direi che mi ha portato fortuna.

CLV: Build Different, costruire in modo diverso, possiamo definire questo il motto che contraddistingue le tue creazioni? spiegaci questa tua ricerca di costruzione differente

A.L.: Build Different è il mio motto o meglio rappresenta la “vision” a cui tendo ogni volta che inizio un nuovo lavoro. Con il passare degli anni, infatti, mi sono reso conto che solo costruire in maniera diversa rispetto al “mainstream” mi diverte e mi appaga pienamente. Per questo motivo cerco sempre di costruire nel modo in cui non ci si aspetta, spesso utilizzando pezzi e tecniche “non convenzionali” e “dipingendo” le MOC con tonalità che le possano rendere uniche e soprattutto riconoscibili tra le centinaia di creazioni che vengono presentate ogni giorno. È una sfida divertente e stimolante ma anche difficile perché ogni volta l’asticella è sempre più alta.

CLV: Quando hai cominciato a costruire MOC e quali sono state le tue prime realizzazioni

A.L.: Dopo l’infanzia, che ricordo come uno dei periodi più belli e spensierati, e con l’arrivo dell’adolescenza tutto il mio LEGO® era finito nella casa di campagna, fortunatamente nulla era stato regalato o buttato via (e devo ringraziare mia mamma per questo). Stavo probabilmente vivendo la mia dark age anche se spesso tornavo a sbirciare i vecchi set e i mattoncini nella mansarda quasi sapessi che un giorno ci avrei giocato ancora.

Nei primi anni duemila, complice il web, ho scoperto la comunità di appassionati LEGO® in giro per il mondo e stentavo a credere che cosa potessero costruire, ero incredulo. A quel punto la scintilla era scoccata e la voglia di mettermi in gioco, è proprio il caso di dirlo, ha fatto il resto. Iniziai a costruire le prime MOC e, anno dopo anno, mi sono trovato sempre più coinvolto in questo fantastico mondo fatto di mattoncini colorati.

Le mie prime MOC “serie” che hanno avuto visibilità nella community sono state sicuramente i miei camion in scala 1/13, dei veri giganti ispirati ai camion dell’olandese Dennis Bosman.

Poi con il passare degli anni ho cambiato molti temi e soggetti: dai diorami delle officine

agli Hot Rod

dai veicoli retro-space

alle case rurali

fino ad arrivare agli ultimi lavori che sono quelli che amo e a cui tengo di più.

CLV: Quando cerchiamo le tue MOC in internet si percepisce il tuo stile, che si contraddistingue rispetto a quello di altri AFOL, ci sveli quelle che sono le caratteristiche che si manifestano e che si ripresentano nelle tue creazioni? e soprattutto quali sono gli aspetti che cerchi di perseguire

A.L.: Penso che la risposta a questa domanda si possa riassumere con due semplici parole: build different. La continua ricerca di tecniche costruttive “fuori dagli schemi” mi ha portato ad avere uno stile personale che rende riconoscibili a colpo d’occhio le mie creazioni. Spesso mi sento dire dai miei fan, e in generale da chi apprezza i miei lavori, che quando presento una mia creazione, senza leggere chi sia l’autore, si capisce immediatamente che è una MOC di Norton74. E questo, parlando di LEGO®, penso sia il traguardo più importante che ho raggiunto.

Le mie creazioni solitamente hanno un design molto pulito seppur ricco di dettagli e una combinazione cromatica che appaga l’occhio. La presenza di “Easter egg” qui e là e l’utilizzo di NPU (New Part Usage) che non ti aspetteresti le rendono carismatiche e appunto riconoscibili. In più, come già anticipato, anche lo story-telling le rende diverse e divertenti da osservare.

CLV: Da dove trovi ispirazione per realizzare le tue opere

A.L.: La scelta di cosa costruire nasce sempre da un “colpo di fulmine”. Mi spiego meglio. A volte guardando un’immagine resto talmente colpito da decidere immediatamente di replicarla con i mattoncini LEGO®. Capita anche che osservando un soggetto reale riconosca la possibilità di utilizzare un elemento LEGO® per riprodurre una certa forma, e da lì parto per la costruzione. Costruisco sempre quello che mi piace e che secondo me è originale e ha qualcosa da raccontare per chi poi lo guarderà. Lo story-telling è un aspetto molto importante nei miei lavori.

A volte succede che anche film o libri ispirino la mia creatività, come è accaduto per le “Stilt Houses” che sono ispirate alle atmosfere dei film di animazione del maestro giapponese Hayao Miyazaki, o per “Into the Wild”, ispirato all’omonimo film del regista Sean Penn. Ma a ben vedere quasi tutte le mie MOC trovano ispirazione da libri, film o racconti di vario genere. In questo modo le MOC è come se avessero un’anima.

CLV: Quando nasce l’idea, come nasce la costruzione? fai prima dei disegni o usi software LEGO®?

A.L.: Quando decido di costruire una MOC solitamente ho già le idee molto chiare in testa: so cosa voglio costruire, con quali colori e con quali dettagli. Durante la costruzione lascio comunque molto spazio all’improvvisazione soprattutto per quanto riguarda la scelta dei dettagli e dei pezzi per realizzarli. Spesso cerco nello “sfuso” dei miei figli per trovare qualche pezzo interessante per poi reinterpretarlo come NPU (New Part Usage). Il processo di costruzione può essere visto come un mix ben bilanciato di pianificazione e improvvisazione.

Chi mi segue sa che non sono un fan dei software e infatti non li uso praticamente mai. Posso tranquillamente definirmi un old-school builder che monta e smonta fino a quando non trova il giusto bilanciamento tra forme, proporzioni e dettagli. E alla fine riesco sempre ad arrivare in fondo al progetto che inizio aiutandomi anche con dei disegni che rappresentano su carta quello che ho in testa.

CLV: Immaginiamo che tu sia affezionato a tutte le tue MOC, ce n’è qualcuna alla quale sei più legato? e per quale motivo?

A.L.: Non è facile rispondere a questa domanda, ogni MOC ha qualcosa di unico ed è legata ad un ricordo o a un periodo della mia vita.

Sicuramente le “case rurali” che ho costruito a partire dal 2019 sono tra le mie preferite e rappresentano perfettamente il mio stile che è diventato quasi un “marchio di fabbrica”. Se proprio devo scegliere però, tra tutte scelgo l’A-Frame Cabin che, come sapete, dopo aver raggiunto a maggio del 2021 i tanto agognati 10.000 voti è stata scelta recentemente per diventare uno dei prossimi set ufficiali LEGO® IDEAS, stento ancora a crederci!

Oltre alle “case rurali” sono molto legato anche all’officina Volkswagen che ho costruito nel 2014 ed è stata quella che ha fatto conoscere i miei lavori a livello internazionale. E non posso non ricordare anche l’officina delle Vespe. Inoltre, nessuno mai in passato aveva realizzato officine in quella scala così complete e ricche di dettagli, penso rappresentino una “pietra miliare” nel mondo delle MOC. Ma in generale amo tutte le mie creazioni, sono come una parte di me.

CLV: Conservi tutte le tue MOC? o vengono smontate in modo da riutilizzare i pezzi per lavori successivi?

A.L.: Le smonto praticamente tutte! So che questo scandalizza molti AFOL ma per conservarle montate non mi basterebbe un magazzino intero. Inoltre, poter contare sulla disponibilità di pezzi per le nuove MOC, invece di acquistarli con dispendio di tempo e soldi, ne velocizza la progettazione e la costruzione.

CLV: Quando vediamo le foto dei tuoi lavori, notiamo una grande cura della fotografia, anche questa una tua passione? Hai sviluppato anche qui una ricerca del dettaglio?

A.L.: Ricordo che nel 2013 avevo tentato di fotografare i miei camion in scala 1/13 con una macchina fotografica digitale senza però aver nessun tipo di conoscenza del mondo della fotografia. Le foto erano brutte, a volte scure e con colori poco naturali e non rendevano a dovere; fu proprio allora che decisi di fermarmi e di capire come poter fare delle fotografie degne di questo nome ai miei lavori. Comprai una reflex digitale (una Canon, la stessa che uso ancora adesso), iniziai a seguire un corso gratuito di fotografia su Youtube e nel giro di qualche settimana avevo imparato a gestire i parametri più importanti della reflex. L’esperienza poi ha fatto il resto e oggi, dopo migliaia di scatti, riesco a fare delle foto che mi soddisfano in pieno e che non necessitano di aggiustamenti in post-produzione. Cerco di scattare delle foto già perfette e naturali.

CLV: Una tua arte riconosciuta è quella di utilizzare pezzi LEGO® reinventandone l’uso nelle MOC, A-Frame Cabin ne è la dimostrazione, ci racconti questo aspetto?

A.L.: L’”arte” di utilizzare i pezzi LEGO® reinterpretandone l’uso si chiama in gergo NPU, ovvero New Part Usage. Ho iniziato qualche anno fa, i primi NPU forse erano già presenti nelle mie officine, poi è diventata una sorta di abitudine e ormai non posso farne a meno. Ricercare nuovi NPU da un valore in più alle creazioni ed è bello osservare la reazione di stupore delle persone. A volte capita che chi osserva una MOC non riesca nemmeno a capire quali pezzi vengano usati e quando questo accade posso dire di aver centrato l’obiettivo. E lo stesso capita a me: spesso osservo attentamente le MOC di altri builder scoprendo nuovi utilizzi di parti, o anche nuove tecniche, ed ogni volta lo stupore si unisce all’ammirazione e al divertimento. L’A-Frame Cabin, giusto per citarne uno a caso, presenta alcune “chicche” come, ad esempio, i martelli di Thor per simulare l’effetto “muretto a secco” del basamento oppure la copertura del camino fatta con un laptop aperto, ma ce ne sono tanti altri. Anche questo approccio è molto divertente e stimolante ma al contempo è anche molto sfidante.

CLV: Dicevamo appunto prossimo Set LEGO® Ideas, ci racconti questa esperienza, che emozioni ti ha lasciato? E adesso cosa succede, sai dirci quando verrà prodotto il set e soprattutto se hai in mente di proporre altri lavori sulla piattaforma Ideas?

A.L.: Seppur siano passate molte settimane sono ancora incredulo, non mi sembra vero che un mio lavoro sia stato scelto, è pazzesco.

Sapevo che se l’A-Frame fosse stato scelto dal team LEGO® IDEAS sarei stato contattato prima dell’annuncio ufficiale, lo sospettavo e poi ne ho avuto la conferma quando ho visto il video di ringraziamento di Sandro Quattrini durante l’annuncio in cui veniva ufficializzato che il suo faro sarebbe diventato un set Ideas. Quindi a inizio gennaio ho iniziato a controllare la posta elettronica più frequentemente, quasi freneticamente e poi…la mail è arrivata e ovviamente sono impazzito dalla gioia.

L’annuncio ufficiale è stato dato poi il 22 Febbraio 2022, una data tra l’altro molto particolare a livello numerologico, e finalmente ho potuto condividere questo ingombrante segreto con tutto il mondo, compresa la mia famiglia a cui non avevo detto niente per paura di pericolosi leaks. L’unica persona con cui avevo condiviso la notizia era mia moglie.
Purtroppo non posso raccontare altro per ovvi motivi di segretezza e adesso dobbiamo solo aspettare che l’A-Frame Cabin sia pronto per poter essere acquistato in tutti i LEGO® store del mondo, davvero un’emozione incredibile.

CLV: Nel 2018 hai esposto alle LEGO® HOUSE i tuoi lavori, raccontaci come sei riuscito ad arrivate alla Masterpiece Gallery e l’emozione di esporre i tuoi lavori al fianco di AFOL provenienti da tutto il mondo

A.L.: Per scegliere quali costruttori far esporre nella Masterpiece Gallery (le creazioni restano poi esposte al pubblico per un anno intero) il team della LEGO® House visiona sui vari social, FIickr in primis, i lavori dei costruttori più conosciuti e apprezzati a livello internazionale per poi, eventualmente, sceglierli. A marzo del 2018 mi è arrivata una mail da Jan Beyer, Manager AFOL Networking Events di LEGO®, con la quale mi chiedeva se fossi interessato ad esporre i miei lavori alla LEGO® House, ovviamente la mia risposta è stata positiva e quando ho letto la mail non ci credevo. Mi emoziono ancora adesso quando lo racconto…

La scelta delle creazioni da esporre è stata poi concertata con il team della LEGO® House. Non è stato facile poiché le teche dove vengono esposti i lavori sono abbastanza piccole e quindi era necessario scegliere dei lavori di dimensioni ridotte. Inizialmente mi avevano richiesto la stazione di servizio ESSO ma era troppo grande.

Abbiamo così optato per l’officina delle Vespe e la stazione di servizio Shell (quest’ultima in scala Minifig). Purtroppo, entrambe erano troppo profonde ed ho dovuto lavorare per restringerle e portarle a 30 cm. Avanzava dello spazio per altre due piccole MOC e ho portato anche due Hot Rod che, a parer mio, sono tra i più belli che ho costruito.

Da quando ho messo piede in albergo a Billund fino a quando ho lasciato la “Home of the Brick” ho avuto la sensazione di essere “coccolato” e “viziato” dal team della LEGO® House. Tutto era perfettamente organizzato e sapevano esattamente chi fossi e cosa avessi costruito negli ultimi anni. Sono stati tutti gentili e ci hanno riservato un trattamento davvero speciale con anche dei bellissimi regali.

Il giorno del set-up è stato emozionante, ero impaziente e agitato allo stesso tempo. Ho trascorso tutta la giornata all’interno della struttura, per l’occasione chiusa al pubblico, con gli altri 14 builder provenienti da tutto il mondo, abbiamo pranzato e cenato insieme. Ogni builder si è dedicato ad allestire la propria parte di teca valorizzando come meglio credeva l’esposizione. Non è mancata la visita guidata e una presentazione di Stuart Harris, senior designer molto conosciuto tra gli AFOL. Il giorno successivo poi si è svolto l’AFOL Day con l’arrivo di decine e decine di appassionati da tutto il mondo, Italia compresa, e l’apertura al pubblico della Masterpiece Gallery con le nuove MOCs esposte. È stata una grande festa, uno di quei giorni che non dimenticherò mai.

CLV: Possiamo dire che sei un po’ come il prezzemolo, i tuoi lavori sono apparsi sulle più famose riviste che si interessano di LEGO® e non, sia nazionali ma soprattutto a livello internazionale, per non parlare dei social, hai esposto alla LEGO® HOUSE e ora una tua MOC sta per diventare un Set LEGO®, ma dove vuole arrivare NORTON74?

A.L.: Se mi guardo indietro e ripenso agli ultimi dieci anni mi sembra incredibile che sia realmente successo tutto questo a me: dal 2012 è stato un crescendo di articoli su blog e riviste, poi le interviste e nel 2018 la Masterpiece Gallery della LEGO® House; a fine 2019 vengo eletto con mia grandissima sorpresa e gioia Builder of the Year da The Brothers Brick e infine l’A-Frame Cabin. Più di questo non potevo davvero sperare. L’unico desiderio che ho adesso è di poter trovare tempo e serenità per continuare a fare quello che amo di più: costruire MOC e condividerle con la nostra amata community.

CLV: Oltre a costruire MOC, ti piace collezionare set LEGO® ? se si, segui un tema in particolare come modulari , star wars , creator expert , oppure segui in base al tuo gusto indipendentemente dal tema ?

A.L.: Mi concentro principalmente sulle MOC che sono la mia idea fissa, quasi un’ossessione. Ogni tanto acquisto qualche set ufficiale ma non li colleziono. Gli ultimi che ho acquistato sono la Ford Mustang e l’Harley Davidson Fat Boy, entrambi molto belli e incredibilmente ben realizzati e progettati. Capita anche che costruisca insieme a mio figlio i suoi nuovi set che gli arrivano a Natale o al compleanno, diciamo che lo aiuto…

Ho moltissime Minifigs ma non le colleziono. Molte mi sono state regalate, altre le ho trovate nei lotti di LEGO® acquistati ai mercatini delle pulci e altre ancora arrivano dai miei set dell’infanzia.

Più passa il tempo più mi piacciono e ho una predilezione per le collezionabili. Una che mi piace particolarmente è Wiley Fusebot, una collezionabile di The LEGO® Movie, sono innamorato del cappello alla Davy Crockett tanto da averlo usato per i personaggi di alcune mie MOC.

CLV: Abbiamo avuto modo di apprezzare i tuoi ultimi lavori al Model Expo Italy di quest’anno e soprattutto di contare sulla tua presenza durante questi due giorni, dove l’evento organizzato da CLV come ogni anno raccoglie AFOL da tutta Italia e non solo, e riunisce tutte le associazioni sparse sul territorio, come ti sei trovato? Possiamo contare sulla tua presenza anche in futuro? Magari per autografare il tuo Set A-Frame Cabin 😉 ?

A.L.: A causa di impegni familiari partecipo raramente agli eventi organizzati dai LUG o da altri gruppi di appassionati. La mia partecipazione al MEI, infatti, non era prevista ma, dopo l’annuncio del 22 febbraio e soprattutto dopo le centinaia di messaggi inviatimi dagli AFOL e appassionati italiani e internazionali, mi è sembrato doveroso partecipare per ringraziare tutti e mostrare l’A-Frame Cabin.

Sono stati due giorni intensissimi e ricchi di emozioni in cui centinaia di persone sono venute a vedere l’A-Frame Cabin e mi hanno riempito di complimenti per l’obiettivo raggiunto. In quei due giorni mi sono reso conto di quanto questo traguardo sia stato vissuto dagli appassionati come una vittoria di tutti gli AFOL italiani, e per me è stata una gioia immensa. E c’è una grande attesa e aspettativa per come sarà il set ufficiale!

L’organizzazione dell’evento è stata impeccabile tutto il gruppo CLV si è dimostrato disponibile e molto amichevole, ora che ci sono stato capisco perché il MEI è considerato tra gli eventi italiani più belli e coinvolgenti.

Di sicuro parteciperò ancora all’evento veronese e sarà per me un grande onore, e un piacere, autografare il set di tutti gli appassionati che me lo chiederanno. Speriamo solo a questo punto che il set esca prima del MEI 2023!

CLV: Grazie Andrea per il tempo che ci hai dedicato, un saluto da tutti noi e un arrivederci alla prossima

A.L.: Anch’io vi ringrazio per questa bella intervista e spero di aver risposto in modo completo ed esaustivo alle vostre domande. Un caro saluto e a presto!

Vi lasciamo il link a questo video di YouTube , dove Andrea racconta particolari interessanti delle sue MOC più rappresentative , un bellissimo racconto che ci fà apprezzare ancor di più i suoi magnifici lavori.

Se volete ulteriori approfondimenti vi lasciamo di seguito i profili social del nostro amico Andrea ovvero Norton74:

Instagram: https://www.instagram.com/nortonsevenfour/

Facebook: https://www.facebook.com/andrea.lattanzio.74

Flickr: https://www.flickr.com/photos/norton74/

LEGO® IDEAS: https://ideas.LEGO®.com/profile/Norton74/

Sito: www.norton74.com